Ho avuto la possibilità di fare qualche domanda ad un ufficiale dell’esercito americano con una lunga esperienza di pianificazione operativa in Corea, dal livello di Battaglione fino a quello di teatro. Ha preferito rimanere anonimo per non avere problemi, e nuovamente colgo l’occasione di ringraziarlo per la disponibilità e per il suo tempo.
Naturalmente, la conversazione è avvenuta in inglese, quindi sotto troverete la mia (non perfetta) traduzione.
Per chi non l’avesse letto, rimando al post precedente sulla Corea del Nord, dove vengono spiegate alcune cose che in questa conversazione vengono date per scontate.
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Sei stato di stanza in Corea del Sud durante il bombardamento di Yeonpyeong e l’affondamento della Cheonan? Qual’è stato il momento di maggior tensione durante cui eri presente? Hai mai pensato che si potesse tornare ad una guerra vera e propria?
Durante gli incidenti di Yeonpyeong e Cheonan non ero presente, poiché ero in Iraq, ma ero in Corea appena dopo questi eventi, che lasciarono un segno nella psiche della maggior parte dei sucoreani. Alla fine degli anni ’90, e all’inizio degli anni ‘2000, c’era uno spirito di ottimismo riguardo a migliori relazioni tra Nord e Sud, a causa degli sforzi dei Presidenti Kim Dae Jeong e Roh Moo Hyun, e a causa di un raffreddamento nell’alleanza USA-RDC.
Tra il 2003 e il 2008, ci furono proteste giornaliere contro la presenza di truppe americane, addirittura ci furono degli attacchi contro soldati americani. 3 soldati dell’unità in cui servivo furono rapiti nel 2002 e portati di forza ad una protesta. Gran parte di questa frustrazione fu causata dall’incidente in cui due bambine furono uccise da un veicolo dell’esercito americano, l’incidente fu spinto parecchio da sinistrorsi e gruppi pro-NC durante le manifestazioni.
I due incidenti di YP e Cheonan però misero fine al detente e mostrarono alla popolazione che della Corea del Nord non ci si poteva fidare, ci fu un grosso cambiamento nell’opinione pubblica che tornò a supportare l’alleanza con gli USA. Tra l’altro, riguardo la Cheonan, molti nel settore dell’intelligence pensano che l’affondamento non fosse pensato come messaggio per la Corea del Sud, bensì come “rito di iniziazione” di KJU per accreditarlo presso l’establishment militare prima che suo padre morisse.
Ero presente durante l’incidente in cui due soldati del sud vennero feriti da una mina antiuomo e durante il bombardamento d’artiglieria che ne conseguì, nel 2015. Questo incidente avvenne nel peggior momento possibile per il Nord, siccome stavamo conducendo un’esercitazione combinata che, ironicamente, simulava condizioni di guerra, e tutti i comandi avevano il loro QG di guerra.
Le linee di comunicazione SC-USA erano già state stabilite, quindi le informazioni viaggiavano velocemente ed è stato pazzesco, dal nostro punto di vista, vederle funzionare in tempo reale. Il Presidente sudcoreano (Park Gyun He) decise di rispondere con il pugno duro e ordinò immediatamente un bombardamento d’artiglieria aldilà del confine, durante cui vennero sparati più di 100 colpi. Sebbene il sud colpì un’area disabitata della CN, il Nord venne preso alla sprovvista, dato che non aveva subito rappresaglie di questo tipo da sud, dagli anni ’80.
In quel momento le cose si fecero complicate, a fine agosto. Aspettavamo di vedere quale sarebbe stata la risposta della CN, ma loro si disimpegnarono velocemente e io credo fermamente che questo sia dovuto alla risposta rapida di Park all’incidente.
La mia opinione personale, comunque, è che una guerra non sarebbe scoppiata a causa di provocazioni del genere, ma a causa dell’instabilità interna al regime nordcoreano.

All’inizio degli anni ‘2000, la Corea del Nord iniziò a riprendersi dalla crisi economica e dalla devastante carestia. Questa ripresa è stata traslata nei piani militari US-CS? I piani di guerra “rispettavano” di più la forza militare nordcoreana nel 2015 o nel 2005?
Non c’è stata una vera e propria ripresa in Corea del Nord negli anni ‘2000 dopo le alluvioni e la carestia. Inoltre, hanno perso il loro principale benefattore economico con il collasso dell’Unione Sovietica, e la Cina fornisce un’assistenza estremamente limitata. Molti sottovalutano enormemente l’impatto della carestia, non solo sulla generazione che ha vissuto gli anni ’90, ma sulla successiva che è entrata in servizio dalla fine degli anni ‘2000 ad oggi. Molti erano gravemente malnutriti da bambini e a causa di questo hanno sistemi immunitari deboli, crescite bloccate e altri sintomi fisici.
Ti raccomando, se hai la possibilità, di leggere una qualsiasi pubblicazione del Dr. John Linton, che discute alcuni di questi problemi, essendo stato in CN una ventina di volte per assistere in questioni sanitarie.
E sì, questi fattori sono stati presi in considerazione quando i piani di guerra sono stati riscritti alla fine degli anni ‘2000.
Quando ero un giovane sottoufficiale, preparavamo ancora i vecchi scenari, con la CN che invadeva con le sue formazioni corazzate e meccanizzate, bypassava Seoul e puntava verso Pusan per mettere al sicuro la penisola. In realtà, questo scenario era impossibile e la Corea del Nord se n’è resa conto.
Iniziammo a vedere molta meno enfasi sulle formazioni corazzate e simili, e molta più enfasi su missili ed artiglieria… oltre al loro programma nucleare. Da questo conseguì la riscrittura degli OPLAN alla fine degli anni ‘2000, basata su uno scenario di guerra molto più limitata contro la Corea del Nord. Spiegherò meglio più avanti cosa intendo.
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Durante la crisi nucleare del 1994, il comandante americano in Corea, Gary Luck, notoriamente disse al Presidente Clinton che una guerra con il nord avrebbe ucciso 1 milione di persone, sarebbe costata agli USA 100 miliardi e avrebbe causato 1 bilione di danni materiali. Sei d’accordo? E’ ancora vero oggi?
Penso che il generale Luck sia stato molto accurato con questa stima. Vincerebbe la Corea del Nord? No, assolutamente no. Però, il volume della potenza di fuoco che la Corea del Nord può riversare sui centri di popolazione è molto realistico e il Sud avrebbe molte vittime. Penso sia ancora più vero oggi.
La Corea del Nord ha investito in capacità di tipo più asimmetrico, basate sull’artiglieria, i missili balistici tattici e le forze speciali. Tutti e 3 questi strumenti sono tarati per infliggere il massimo danno possibile alla RDC. Gli eserciti americano e sudcoreano distruggeranno tutti e 3 questi sistemi, ma non è questo il punto. Il punto è se possiamo distruggerli abbastanza in fretta da prevenire il danno, il che è molto difficile se guardi ai numeri. La concentrazione d’artiglieria lungo la zona demilitarizzata è paragonabile a concentrazioni che non si vedono dalla prima guerra mondiale.
Si pensa che il Nord abbia una rete di unità nascoste nel Sud, pronte per un conflitto, e che abbia la capacità di inserirne ulteriori attraverso tunnel e sottomarini. Addirittura equipaggiandole con uniformi sudcoreane. Esistono dei piani ad hoc per fronteggiare queste formazioni durante un conflitto? Le forze americane e sudcoreane sanno dove cercare e come cercare queste persone?
Gli agenti dormienti sono un’enigma parecchio contenzioso per il governo sudcoreano; c’è consenso sul fatto che esistano, ma non su quanti ce ne siano. Molti pensano, io incluso, che la maggior parte siano stati infiltrati prima degli anni ’90 e che siano pochi e sparpagliati. Penso che la minaccia più pressante venga dalle quinte colonne all’interno della Corea del Sud che sarebbero più che felici di supportare le operazioni nordcoreane.
Ci sono spesso incidenti in cui questo genere di individui viene arrestato per spionaggio. Questo è un esempio.
Durante una guerra il Nord tenterebbe un infiltrazione di massa per far entrare le forze speciali nella RDC. Avverrebbe tramite aviotrasporto con An-2 Colt, infiltrazione sottomarina e tunnel, ma la maggior parte avverrebbe attraverso la zona demilitarizzata, molto probabilmente, e le unità infiltrate condurrebbero le loro operazioni fino alla loro distruzione. Il personale di queste unità è ferventemente dedicato alla causa e scelto non solo tramite attributi fisici, ma anche tramite requisiti politici.
Possono operare di nascosto in CS? Molto improbabile, dato che i nordcoreani sono facili da individuare nel Sud. L’incidente del sottomarino nel 1996 te ne da la dimostrazione. Quando il sottomarino, per sbaglio, si è spiaggiato, le forze speciali hanno ucciso l’equipaggio per evitare che fosse catturato, per poi provare a completare la missione. Credo che indossassero uniformi dell’esercito coreano o della polizia, ma uno degli uomini è stato visto da un tassista mentre fumava seduto al bordo della strada. Il modo in cui squattava e fumava sembrava strano e il tassista l’ha segnalato alla stazione di polizia, dando inizio ad una caccia all’uomo. In rete puoi trovare qualcosa su questo incidente, ma sostanzialmente scoppiò uno scontro a fuoco tra questo team di forze spaciali e unità dell’esercito sudcoreano.
Ci sono delle vie d’infiltrazione plausibili e se ne tiene conto nella pianificazione. Il problema, anche in questo caso, è il loro numero.

Dall’armistizio del 1953, il deterrente più importante che ha avuto il Nord nei confronti del Sud è stato la minaccia a Seoul. Migliaglia di pezzi d’artiglieria sono puntati verso la capitale-megalopoli, e secondo alcune stime che ho letto possono sparare 150 granate al secondo verso la città (alcune forse dotate di armi chimiche), dando solo 45 secondi di preavviso ai cittadini, nel migliore dei casi.
Le forze sudcoreane ed americane possono affrontare questa situazione? Che contromisure ha la città (siti sicuri, protocolli etc etc) per proteggere i suoi cittadini?
Artiglieria. Questo è il problema più significativo e direi che la tua stima è molto… bassa. Potresti vedere delle stime declassificate che parlano di 10mila pezzi d’artiglieria, ma tenendo conto di quali possono effettivamente raggiungere Seoul, i numeri si abbassano drasticamente.
Questo articolo presenta una stima più accurata, anche se non sono d’accordo con la premessa che la Corea del Nord “non possa radere al suolo Seoul”. Non è questa l’intenzione del Nord. Il loro obiettivo è danneggiare la città e fare vittime; e possono raggiungerlo con i numeri che hanno.
Un’altra cosa che l’articolo non spiega nel modo corretto è che quei 500 pezzi sono molto ben nascosti e protetti, il che li prende difficili da distruggere. C’è un intero piano, con tanto di formazioni riservate ad hoc, per distruggere quei pezzi più velocemente possibile, ma gran parte dei danni verrà fatta nelle prime 48h, probabilmente.
Detto questo, Seoul ha sviluppato misure protettive, ad esempio la metropolitana verrebbe usata come rifugio in caso di attacco. In passato facevano esercitazioni di difesa civile, ma ora sono circa due volte all’anno e sono più una formalità che altro, semplicemente la gente non deve stare in strada. Non conosco i piani di evacuazione della RDC per Seoul, ma penso che sarebbe un’evacuazione volontaria, e anche se potessero farla ci sarebbero 11 milioni di persone da far uscire, il che sarebbe una sfida in se.
Inoltre, confermo che verrebbero sicuramente usate delle munizioni chimiche, siccome la Corea del Nord vedrebbe questo tipo di guerra come un gioco a somma zero, e userebbe tutte le armi a sua disposizione.
Tornando alla domanda precedente. Secondo quello che ho letto, non sembra che ci sia un consenso riguardo le capacità REALI delle forze nordcoreane. Alcuni ritengono che l’artiglieria di cui abbiamo parlato sopra sia rugginosa e difettosa, altri che non lo sia. Alcuni ritengono che la Corea del Nord non abbia davvero la capacità di usare armi atomiche, altri pensano che invece ce l’abbia. Alcuni pensano che l’esercito nordcoreano farebbe un “tutti a casa” come quello iracheno nel 2003, altri che combatterebbe fino alla fine e oltre.
Cosa ne pensi? I piani che facevate su quale livello di preparazione erano basati?
La loro artiglieria è in buono stato e su questo non ci sono dubbi. Come ho detto prima, l’artiglieria è uno dei migliori strumenti che hanno a disposizione per minacciare la RDC. L’equipaggiamento di corpi di retroguardia come l’8° o il 9° probabilmente non è in ottimo stato, siccome non sono prioritari, ma le forze sulla linea di fronte sono mantenute decisamente meglio.
In questo video si vede un’esercitazione di fuoco di artiglieria a lunga gittata sulla costa est, nel 2017 penso. Nonostante questo sia decisamente un video propagandistico, ha mostrato che non solo l’artiglieria funziona, ma che la Corea del Nord ha la capacità di muovere questi pezzi all’interno del paese velocemente. Queste sono le armi grosse, senza contare tuti i 122mm, 152mm e MRLS a ridosso della zona demilitarizzata.
Per quanto riguarda i suoi [di Kim Jong Un n.d.r.] missili, ci sono stati molti fallimenti negli anni, ma ogni nuovo test è migliore del precedente. Questo sistema è stato sviluppato nell’ultimo decennio e da al Nord un’abilità di fuoco in profondità di precisione che precedentemente non aveva.
La capacità di trasportare testate nucleari non è probabilmente realistica al momento, però, e probabilmente mancano ancora diversi anni affinché la ottengano.
L’esercito nordcoreano combatterà? Io penso di sì, e che combatterà ferocemente. Non necessariamente per il regime di Kim, ma perché è la loro casa. Non hanno nessun altro posto dove andare e pensano che il collasso della Corea del Nord li relegherebbe allo status di cittadini di serie B in una nuova Corea riunificata.
Guarda le interviste di molti disertori nordcoreani. Molti non sono contenti e non gradiscono la loro vita in Corea del Sud. Molti desiderano tornare, siccome è la loro casa. Molti vedono il Sud come un paese affetto dalla perversione occidentale, mentre la Corea del Nord è la vera Choseon, la vera Corea, la nazione tradizionale discendente dalle vecchie dinastie. I loro militari fanno oltre 10 anni di leva e sviluppano stretti legami con i loro pari. Ancora più importante, il governo nordcoreano ha pompato nel paese, negli ultimi 20 anni, la propaganda sul cosa succederebbe se collassasse il Nord, come le grandi corporazioni tipo Samsung e Hyundai compreranno tutti i terrenti, come tutti i paesi e le città del Nord verranno governati da gente del Sud, come la maggior parte dei nordcoreani non riusciranno mai a fare niente, non avendo skill compatibili con il mercato.
Sono stati usati anche degli esempi relativi alla guerra civile americana, come il racconto di quando i carpet baggers del Nord migrarono a Sud nel 1865. Ti invito a leggere alcuni articoli di Andrei Lankov. E’ un emigrato russo che ha studiato all’Università Kim Il Sung alla fine degli anni ’80 e mostra una prospettiva unica delle sfide post-unificazione. Al momento, insegna all’Università di Seoul.
Faccio riferimento all’Iraq siccome ero lì durante l’invasione del 2003: Hanno combattuto, e l’hanno fatto con forza. E’ sbagliato pensare che l’esercito iracheno si arrese velocemente. Penso che gran parte della confusione venga dal fatto che l’Iraq non fu in grado di organizzare una resistenza coordinata; ma ci furono assolutamente resistenze locali durante l’invasione.
Accidenti, alcuni tra i combattimenti più feroci che ho visto sono avvenuti durante l’offensiva iniziale verso Baghdad e sono stati contro regolari dell’esercito iracheno, non milizie Fedayeen come hanno poi raccontato i media.
Penso che l’esercito nordcoreano sicuramente farebbe una tenace resistenza per molte settimane.
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In una conversazione precedente, mi hai spiegato che i piani sudcoreani-americani gradualmente sono passati dalla difesa di Seoul da un attacco del Nord, al contrattacco ed infine all’occupazione della Corea del Nord, a causa del cambiamento della situazione militare nella penisola. Cosa puoi dirmi riguardo un’invasione e occupazione della Corea del Nord? Vi aspettavate di essere accolti come liberatori o di avere a che fare con una guerriglia diffusa? Avevate piani per rispondere ad un eventuale intervento cinese o russo? Una “decapitazione” della leadership era parte del piano?
L’obiettivo principale è la riunificazione nel caso di una guerra totale in Corea, niente mezze misure. Detto questo, gran parte della pianificazione riguardo alla fase post-invasione e collasso è diretta dalla RDP a questo punto, con un coinvolgimento americano molto limitato.
Presteremo decisamente aiuto dove necessario, ma gran parte delle forze nel Nord saranno sudcoreane, ci aspettiamo che questo plachi la Cina. Ricorda, la PRC non è intervenuta nel 1950 finché le forze americane e sudcoreane non sono andate a nord di Pyongyang. Quindi, il consenso generale è che finché gli USA non si spingono troppo a nord, i cinesi rimarranno a guardare. Non so molto dei piani riguardo ad un eventuale intervento cinese o russo (probabilmente non russo) siccome sono questioni squisitamente politiche. La PRC si spingerà un poco a sud del fiume Yalu per creare un buffer, o si spingerà fino a Pyongyang? Nessuno lo sa veramente. La mia opinione è che creerebbero un piccolo Stato-cuscinetto lungo il confine nord per interporlo tra una Corea riunificata e la Cina.
I piani operativi per il Nord sono fatti in gran parte con l’assunto che ci sarebbero operazioni di guerriglia contro di noi e contro le unità sudcoreane. La leadership nordcoreana è un bersaglio valido in caso di ostilità, ma sarebbe difficile da trovare. Il numero di posti dove nascondersi è pazzesco, con tutte le montagne che hanno a disposizione.
Nel contesto di una competizione sempre più serrata tra Washington e Pechino, che sviluppi ti aspetti per quanto riguarda la situazione militare nella penisola coreana?
Non vedo grandi cambiamenti all’orizzonte, invero. Finché la RDPC esisterà, ci sarà una presenza americana in Corea del Sud… SU LORO RICHIESTA! Non riesco ad enfatizzare abbastanza questo punto: Gli USA rimangono in Corea per la semplice ragione che la RDP non ci ha chiesto di andarcene.
Molti credono che rimaniamo lì perché vogliamo, ma ci sono altri luoghi del Pacifico verso cui possiamo spostarci. La RDC non è un paese occupato, ma uno stato alleato che richiede una presenza continua. Pensa a quando, un paio d’anni fa, il Presidente Trump iniziò a parlare di togliere truppe dalla Corea; il governo sudcoreano impazzì, siccome gran parte del piano è interconnessa tra le due nazioni.
Detto ciò, la Cina ha influenza in Corea del Sud? Certamente, la Cina ha sempre avuto una grande influenza in Corea nel corso della storia e questo è vero anche oggi. La RDC certe volte ottiene molto contrapponendo gli interessi cinesi e americani, ma per quanto riguarda la RDPC e la difesa del Sud, il governo della RDC dichiara con molta enfasi che la Cina non ha voce in capitolo. Anche l’attuale governo.
La Corea ha sofferto un duro periodo coloniale sotto il Giappone, ed ora esiste una forte mentalità nazionalista coreana che contribuisce ad un naturale antagonismo nei confronti di eventi che possono essere interpretati come ingerenze cinesi.
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